sabato 19 maggio 2012

Apecar ovvero existenzminimum

Solo Sergio Marchionne non ha ancora capito che l'auto del futuro è l'apecar e quel che è peggio (per lui) l'hanno già inventata. Ingonfato nel suo golfino, l'ultra manager Fiat ha sempre meno speranza di vendere le sue nuove macchine ad innovazione zero. Invece l'apecar di Santini vende! Non l'apecar stessa ma il suo freddo contenuto. Birra, coca, aranciata italiana, acqua e vino a giusta temperatura per giuste passeggiate sulla Barcelloneta sarda. Istruzioni: camminare sin che viene sete, al sopraggiungere di questa NON sedersi in un bar, per NON farsi rapinare dagli esercenti inrivaalmare della rivieradelcorallo, ma avvicinarsi all'apecar e chiedere da bere. Qui il vostro unoeuro è sufficiente e se vi accontentate solo dell'acqua per la notte (fondamentale per dormir bene) ne basta addirittura mezzo.
Bonus: super convenienza e cortesia. L'apecar è inoltre dotata di auto(video)radio, trasmette uno swing nostalgia per Santini e per tutti i suoi coreografici amici.
Malus: a volte l'apecar non c'è.
Voti della Palmanana
Ambiente: 10
Servizio: 9

mercoledì 9 maggio 2012

Cede la muraglia. Ristorante cinese ad Alghero


Tanti anni fa, altri tempi, a Venezia aveva aperto il primo ristorante cinese, non durò molto. Si narra che fosse formidabile. Dopo qualche anno, si dischiusero, come piccole uova di ragno, nuove ristorazione cinesi tra le calli e i campielli veneziani. Ad Alghero tra Aprile e Maggio ha definitivamente chiuso un buon ristorante, che era anche l'unico ristorante cinese della città. Per consolarci della sua chiusura e sperando in nuove e numerose gemmazioni leggiamoci la postuma recensione di “Cardi e Ciliegie”.

In via Angioy si cela l'unico ristorante cinese di Alghero. L'ingresso con le scale a scendere in un seminterrato ed il camerone fanno pensare di avere sbagliato locale, ma il sorriso orientale e la cortesia delle ragazze che ti accolgono ti invita lo stesso ad entrare. La scelta è vincente. Per cifre modiche il menù a buffet garantisce soddisfazione e buona possibilità di scelta per tutti. Il meccanismo è semplice ed interessante. All'ingresso tutti sono immobili, ma come il passo varca la soglia basta una parola in cinese (un due tre stella?) che mette in moto la cucina, i camerieri e la sala si anima. Nuove pietanze calde vanno ad aggiungersi a quelle che già attendevano e muoversi di continuo fra tavolo e buffet fa trovare piacevoli sorprese. Il piatto si svuota e si riempie ogni volta che si vuole e un'attenta maitre fa muovere la cucina in sincrono con le vostre passeggiate. L'ambiente è scarso, ricordo di mense aziendali di basso profilo, ma i tavoli rotondi e le lunghe tavolate fanno presto dimenticare le pareti e l'eco delle voci. Cortesia tutta orientale, disponibilità ma con pochi gesti e senza rimbrotti ti fanno capire se stai esagerando con le voci.

Bonus, C'è sempre posto, cortesia, ottimo per grandi tavolate e la cucina aspetta gli avventori per garantire cibi caldo
Malus, ci sono mense aziendali con locali con meno eco e più accoglienti
Voti della Palmanana
Ambiente: 6
Servizio: 7
Cucina: 7,5

Ristorante La Grande Muraglia, Via Giovanni Maria Angioy, 3, Alghero