mercoledì 28 settembre 2011

Alla ricerca dell'oro nero: da Carla, bar a Montresta

Eppoi uno dice che i miracoli non esistono! Nell'eremo di Montresta, nel bar della piazzetta in salita, nel banco frigo, in basso a sinistra della barista, si cela un tesoro inaspettato: bottigliette a piede libero di chinotto Neri a 1,80 euros al collo. Se non le avessimo portate di persona alle nostre labbra mai c'avremmo creduto. Il nostro consiglio è presentarsi a Montresta in 4 (più eventuali riserve), occupare il calcio da tavolo, calcino per il nostro il.conte (nota bene: si gioca gratis) sfidarsi per una buona mezz'ora ed infine sorseggiare l'antico liquido nero. p.s. Per noi, con il chinotto Neri, in Sardegna, è il primo incontro. p.s.2 Per i non feticisti c'è pure dell'ottimo prosecco d.o.c.
Bonus, nei fine settimana il bar si trasforma in pizzeria e su prenotazione anche in ristorante. Ordinare la famosa pasta (fatta in casa) montrestina "Sos Pipiriolos”.
Malus, nè nel bancone, nè nelle vetrinette del bar compare il leggendario pane bistoccu di Montresta.
Voti della Palmanana
Servizio: 7 + +
Ambiente: 6/7

Montresta, Bar e Caffè Adriana Maddalena Fancellu, via Amsicora 8 (OR)

lunedì 19 settembre 2011

Scarpe rotte eppur bisogna andar al Miky bar. Villanova Monteleone


Se siete ancora li a chiedervi se via Nazionale sia meglio a doppio senso, senso unico o pedonale, il nostro consiglio è di evitare di farlo in loco. A pochi metri, in discesa, dopo qualche rampa, vi troverete nella tranquilla piazzetta Casula, lontano dall' “avanti e indrè” dei rombanti e velenosi automezzi. Il Micky Bar presidio di quel pacifico rettangolo è il luogo adatto per rilassare i pensieri. Se la soluzione al quesito di via Nazionale non la troverete, non vi preoccupate: non esiste.
Bonus, la mattina, proprio di fronte a voi c'è il mercato. Il Martedì c'è pure quello più grande, quello ambulante.
Malus, siamo alle solite. A Villanova Monteleone c'è un grande caseificio e un abitante su due autoproduce salsiccia sarda. Ma tutto questo non sarà mai (per motivi a noi incomprensibili) l'accompagnamento del vostro aperitivo.
Voti della Palmanana
Servizio: 7
Ambiente: 8

Piazza generale Casula 12, Villanova Monteleone (SS)

martedì 13 settembre 2011

Di Bruno ce n'è uno, tutti gli altri..Tavola calda da Bruno di Anna e Lina


“Da Bruno” da non confondere con “da Bruno” e “da Bruno”. È si perché, se le differenze sul nome non esistono, la misura della sostanza premia (eccome) le cuoche di via Mazzini. Il romanzo popolare che accompagna la descrizione di questa certosino impegno culinario diurno (domeniche incluse) vi svelerà i retroscena scissionisti dai bruni precedenti ma è solo una goccia in mare di pietanze cucinate come diocomanda. Un consiglio, spingete velocemente i vostri vassoi verso la cassa, per pagare c'è sempre tempo, ma non per scegliere i deliziosi primi che inspiegabilmente non stazionano per primi.
Bonus, piatti abbondanti, ottimi prezzi, il sorriso nel servizio.
Malus, solo due, l'angusta saletta interna e le pietanze che finiscono presto (affrettatevi le tredicietrenta sono già soglia critica per trovare di meno).
Voti della Palmanana
Ambiente: 6/7
Servizio: 8
Cucina: 8

Self service, tavola calda, Da Bruno di Anna e Lina, Via Mazzini 69, Alghero

giovedì 8 settembre 2011

L'aperitivo

L’aperitivo è una misura efficace della qualità della vita urbana.
Ci dice in primo luogo come i baristi trattano i cittadini residenti.
Perché al ristorante il cittadino residente può anche non volere o non poter andare (credo che in media ad Alghero si dovrebbe cercare di non andare, per ragioni di qualità e di prezzo e per altre ragioni, ad esempio il lavoro nero di molti dipendenti o l'invasione incontrollata degli spazi pubblici; poi ci sono le - poche - eccezioni) e lasciarlo ai turisti.
Ma prendere l’aperitivo in casa non si può (o almeno non si può sempre e alcuni – senza terrazze o balconi - non possono mai).
Lo si prende fuori.
A Rimini, e a Rimini ci sono turisti, molti turisti, anche quando a Rimini non avrebbe voglia di andarci neppure un nostalgico dello spleen più cupo (come faranno?), l’aperitivo, e non solo nei bar prestigiosi, è quasi sempre una cosa sontuosa; credo che un barista riminese si farebbe tagliare le palle (e i baristi riminesi alle palle ci tengono) prima di servire ai clienti patatine ammuffite (comprate sottocosto il giorno di scadenza all’Eurospin) o noccioline stantie: ho visto aperitivi serviti con vassoi a piramide, gioia dello sguardo e libidine della gola (per non parlare del tè, altro che biscotti minuscoli presi in svendita alla Lidl).
E volete sapere una cosa? Si paga come ad Alghero, si paga meno di Alghero.
Mi viene in mente una risposta alla domanda lasciata in sospeso: come faranno?
Per non parlare di Torino, che – vivaddio – è Torino.
E a Genova persino.
Volete un turismo per bene e che duri tutto l’anno: cominciate dagli aperitivi.
Cominciate dai cittadini residenti.
Ma non c’è speranza.

(xyz)

sabato 3 settembre 2011

Bar dei Giardini senza giardini, Alghero

Il bar dei Giardini, bel posto. Bel posto per la gestione, sempre cortese e disponibile, bel posto per la qualità dello spazio e delle cibarie. Sarebbe un posto bellissimo se i giardini ci fossero. Il bar è un ossimoro. Giardini negati, spazi pubblici vietati, tristi recinti dedicati. Alghero merita il bar dei giardini, ridiamo i giardini al bar. (g.o)
Bonus
, abbiamo sempre apprezzato i tentativi della gestione d'elevarsi sopra la piatta media: dalla postazione internet gratuita, a quel panino con qualcosa in più, sino al giornale, nonsololocale, nonsolosportivo.
Malus, l'entusiamo però viene a mancare sul più bello e si sente.
Voti della Palmanana
Ambiente: ora 5, sarebbe di più ma dipende anche da come sarà il nuovo giradino.
Servizio: 7

Via Catalogna, Alghero