giovedì 8 settembre 2011

L'aperitivo

L’aperitivo è una misura efficace della qualità della vita urbana.
Ci dice in primo luogo come i baristi trattano i cittadini residenti.
Perché al ristorante il cittadino residente può anche non volere o non poter andare (credo che in media ad Alghero si dovrebbe cercare di non andare, per ragioni di qualità e di prezzo e per altre ragioni, ad esempio il lavoro nero di molti dipendenti o l'invasione incontrollata degli spazi pubblici; poi ci sono le - poche - eccezioni) e lasciarlo ai turisti.
Ma prendere l’aperitivo in casa non si può (o almeno non si può sempre e alcuni – senza terrazze o balconi - non possono mai).
Lo si prende fuori.
A Rimini, e a Rimini ci sono turisti, molti turisti, anche quando a Rimini non avrebbe voglia di andarci neppure un nostalgico dello spleen più cupo (come faranno?), l’aperitivo, e non solo nei bar prestigiosi, è quasi sempre una cosa sontuosa; credo che un barista riminese si farebbe tagliare le palle (e i baristi riminesi alle palle ci tengono) prima di servire ai clienti patatine ammuffite (comprate sottocosto il giorno di scadenza all’Eurospin) o noccioline stantie: ho visto aperitivi serviti con vassoi a piramide, gioia dello sguardo e libidine della gola (per non parlare del tè, altro che biscotti minuscoli presi in svendita alla Lidl).
E volete sapere una cosa? Si paga come ad Alghero, si paga meno di Alghero.
Mi viene in mente una risposta alla domanda lasciata in sospeso: come faranno?
Per non parlare di Torino, che – vivaddio – è Torino.
E a Genova persino.
Volete un turismo per bene e che duri tutto l’anno: cominciate dagli aperitivi.
Cominciate dai cittadini residenti.
Ma non c’è speranza.

(xyz)

1 commento:

  1. .....aperitivo, ma no!!
    nella "Riviera della Pizza al taglio" proprio no!
    l'aperitivo è una cosa seria..è per i professionisti della ristorazione e non per gli imprenditori improvvisati.
    ore 13.00 Piazzetta fine Luglio.
    ..stanco dell'aperitivo con le solite patatine reciclate del tavolino appena andato via, ordino l'ennesimo caffè...perchè nel salotto che dovrebbe rappresentare, pardon, rappresenta il pressapochismo turistico funziona così, e non ho voglia di prendere lo scouter per gustarmi l'aperitivo dal mio amico PAPPALERO, troppo lontano, qui in piazzetta si vede qualche figa..e ho deciso di stare quà!!
    Aspetto neanche tanto, ascolto..nel tavolo di fianco 2 giovanotti di bell'aspetto..turisti,ordinare un Prosecco ahhh! cosa sarà mai questa bevanda, un lampo, coglie il servitore, sicuramente studente del classico rimandato a settembre, nei suoi ripassi prima dell'esame ricorda del "vitigno Glera" che utilizzano in Veneto per vinificare questo spumante "non" Metodo Classico... ma sognava...si riprende..ed intente che si parla di bollicine, ed all'ora gli risponde "perfetto un Torbato va bene".....no ho parole!!!
    ciau ciau
    Saluti alla prox

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