giovedì 7 luglio 2011

La notte è piccola per noi …

Il bello delle città è che ci vivono persone diverse.
Ho degli amici che insegnano e studiano urbanistica e quel che mi dicono è che uno dei grandi obiettivi degli urbanisti è realizzare le condizioni perché persone diverse per reddito, interessi, età, stili di vita, religione, etnia, ..., possono viverci e possano interagire (un’interazione che non sarà mai priva di conflitti, ma che se è una città è ben progettata e ragionevolmente giusta, sarà possibile e feconda).
E quel che serve è un buon progetto, sono piani intelligenti e flessibili, regole semplici e condivise e l’uso della ragione e della forza per farle rispettare.
Queste regole riguardano la localizzazione degli esercizi, l’uso degli spazi pubblici, la distribuzione degli eventi, le norme di esercizio (a che ora si chiude, in che contenitori si vende la birra, il numero di decibel massimo, …).
L’ordine è in parte casuale, a parte che all’ultimo posto c’è l’azione che viene per ultima (non la meno importante, ma quella che viene dopo le altre e che funziona solo se ci sono le altre).
Cosa servirebbe per Alghero mi piacerebbe raccontarlo ai “lettori” della palmanana in quattro puntate, una per ciascuna “regola” più una che parlerà di cosa vuol dire una città ragionevolmente giusta.
Ma solo se interessa…(xyz)

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